Le mani, che erano rimaste tranquillamente appoggiate ai fianchi, ora tremavano leggermente, tradendo la sua improvvisa ansia mentre cercava di capire. “C’è qualcosa che non va?”, azzardò, con la voce che si tingeva di incertezza. Lo sguardo dell’ufficiale rimase fisso mentre rispondeva: “Dovremo discuterne fuori dall’aereo, signore” Il suo tono non ammetteva discussioni, trasmettendo un senso di urgenza che non lasciava spazio a dubbi.
Nel frattempo, la donna rimase in silenzio, con gli occhi che scambiavano tra gli ufficiali, riflettendo un misto di paura e confusione. Un’agente donna si fece avanti, posando delicatamente la mano sulla spalla della donna come segnale che era il momento di muoversi. Dopo un attimo di esitazione, la donna fece un leggero cenno di assenso alla direttiva non espressa dell’agente. Con quel piccolo cenno, dimostrò di aver capito che l’agente era lì per aiutare e si sentì un po’ più sicura sapendo di essere portata in un luogo più sicuro.