“Certo”, disse lei, con la voce morbida come la luce che li circondava. “Ma prima lasciami riprendere fiato; oggi è stata una giornata travolgente” La sua risata era inquieta, un sottile riconoscimento del fatto che la stanza era carica di un’intensità non espressa.
“Certo”, rispose lui, con le dita che battevano nervosamente sul portatile che teneva in mano. Lo posò su un tavolo vicino, mentre la sua mente lottava con il linguaggio della rivelazione. Come si fa a dire a qualcuno che la sua favola potrebbe avere una sottotrama più oscura?