Il criminale si affrettò ad afferrare la gamba di Marcus, chiudendo le dita intorno alla sua caviglia. L’adrenalina salì, mandando una scossa di panico nel corpo di Marcus. Scalciò violentemente, liberando la scarpa dalla presa dell’uomo. Con il cuore in gola, si allontanò, combattendo l’attrazione della palude, e si lanciò in una volata disperata.
Tutto si confondeva nella luce fioca, le canne gli sferzavano il viso. Marcus corse finché il petto non gli bruciò e ogni respiro divenne affannoso. La sua mente si arrovellava: aveva abbandonato Luna con questi spietati estranei. Ma sapeva, con agghiacciante certezza, che se non avesse portato aiuto, nessuno dei due avrebbe avuto una possibilità.