La nonna (72 anni) partorisce. Poi il medico le dice: “Ti avevo avvertito”, quando torna con i risultati degli esami

Si bloccò. Il dolore sbocciò e svanì, ma la sua ombra rimase. Non era normale, non era gas, indigestione o uno di quei dolori innocui che si presentano con l’età. No. Sembrava vecchio. Familiare. Il suo respiro si accelerò. La mano si portò istintivamente allo stomaco. Non di nuovo, pensò. Per favore, non di nuovo.

Quello stesso posto. La stessa intensità. Tula sbatté le palpebre contro l’ondata di panico che le saliva al petto. Erano passati anni dal tumore. Anni da quando i medici avevano detto “stadio II” con troppa dolcezza nella voce. Aveva combattuto, sopportato, sopravvissuto. Ma la sopravvivenza le era costata più di quanto avrebbe mai potuto recuperare.