Ethan espirò, un misto di paura e determinazione gli balenò negli occhi. “Va bene”, disse. “Ma è meglio che abbiate un piano di riserva se non dovesse funzionare” “Monitorerò tutto da qui e regolerò i comandi se necessario”, lo rassicurò Martin.
Bloccò l’acceleratore, assicurandosi che il treno mantenesse la sua velocità. “Basta che li tenga occupati abbastanza a lungo da permetterci di raggiungere la stazione. Dobbiamo solo resistere ancora un po’” Ethan annuì, stringendo forte la chiave inglese mentre si dirigeva verso la porta che conduceva al corridoio.