Il personale del salone, che aveva osservato il processo, non riuscì a trattenere le risate. Il suono riecheggiava nel piccolo spazio, rendendo la situazione ancora più spiacevole. L’anziana donna, percependo il ridicolo, fece una risata imbarazzata e peccaminosa, cercando di mascherare il suo disagio.
“Mi dispiace tanto”, disse Emma, con voce bassa e apologetica, porgendo alla donna uno specchio.
La donna si guardò, senza mai abbandonare il sorriso forzato. “È… diverso”, disse diplomaticamente, anche se i suoi occhi tradirono la sua delusione. Pagò il taglio e se ne andò, con la postura un po’ più accasciata di quando era entrata.