Carl si fece strada lungo il corridoio affollato, scrutando le file sopra la testa alla ricerca del posto assegnatogli. Trovata la sua fila, cercò di sollevare il suo bagaglio a mano nell’angusta cappelliera, piena di bagagli di altri passeggeri. Dopo diversi tentativi, riuscì a spingerlo dentro, ma i bordi metallici del contenitore gli tagliarono le dita.
Respirando profondamente, si sedette al suo posto. Le ginocchia colpirono immediatamente lo schienale di fronte a lui. Carl cercò di mettersi comodo, ma con le ginocchia bloccate contro il sedile di fronte a lui era inutile. Si girò e si rigirò, cercando di trovare una posizione che non gli facesse pulsare le gambe dal dolore.