Il cuore di Delilah soffriva per lui. Poteva vedere il dolore inciso sul suo volto mentre continuava. “Per tutta la durata della mia condanna, non ho fatto altro che pensare a come una cosa del genere potesse accadere a me. L’ingiustizia di tutto ciò mi consumava”, aggiunse, torcendosi le mani.
“Ma ogni volta che ho chiesto un nuovo processo, le mie richieste sono state respinte. I testimoni sostenevano di avermi visto colpire l’uomo con la mia auto, scendere per controllargli il polso e poi allontanarsi”