Persa nei suoi ricordi, il tempo scivolò via fino a quando un colpo alla porta la riportò alla realtà. Guardando l’orologio, si rese conto che era già passata mezz’ora. “Ehm, entra”, chiamò, con la voce tremante mentre cercava di ricomporsi.
Samantha entrò nella stanza senza far rumore, con il volto preoccupato per lo stato in cui si trovava Vanessa. “Vanessa, mi dispiace tanto”, sussurrò, avvolgendo le braccia intorno all’amica in un abbraccio confortante. Vanessa si appoggiò a lei, grata per il sostegno.