Matilda guardò, il suo cuore affondò quando riconobbe Melissa, gli stessi capelli biondi. Era l’autista, quello di quella sera! Il respiro di Matilda le si bloccò in gola e i pezzi andarono al loro posto con una chiarezza dolorosa. Si appoggiò al muro del tribunale, sentendosi improvvisamente instabile.
Intorno a loro, il brusio della conversazione si fece più intenso. “Riesci a crederci?”, sussurrò qualcuno, non proprio a portata d’orecchio. “Dopo tutto…”, disse un’altra voce. Matilda chiuse brevemente gli occhi, mentre le voci intorno a lei turbinavano di confusione e incredulità.