“Dobbiamo renderle la vita più facile possibile. Se è troppo debole, potrebbe non superare il travaglio o i piccoli non sopravvivranno” L’ora successiva fu caratterizzata da un’intensità snervante. La dottoressa Edwards lavorava con attenzione, monitorando ogni respiro della coniglia mentre le piccole e fragili vite dentro di lei lottavano per venire al mondo.
Allan era in bilico, con le mani strette a pugno, sentendosi impotente. Poi, finalmente, apparve la prima piccola forma: un neonato, rosa e grande appena come un pollice. Poi un’altra. E un’altra ancora. Cinque in totale. La dottoressa Edwards si assicurò rapidamente che ognuno di loro respirasse, con i corpicini premuti insieme per riscaldarsi. La madre tremava, ma riuscì ad accarezzarli debolmente.