Tuttavia, man mano che la narrazione si svolgeva, assumeva una sfumatura più cupa. L’ammirazione del viaggiatore si trasformò in una malsana fissazione, con pagine che descrivevano gli sforzi incessanti per rintracciare e osservare il raro cucciolo. Il diario parlava di habitat sconvolti e di lunghe ore trascorse in attesa, il tutto alimentato dall’ossessione di catturare uno scorcio della mitica creatura.
La sua disperazione è resa evidente da schizzi e appunti sparsi nel diario, che descrivono trappole e metodi di adescamento. Questi margini rivelano un aspetto più oscuro della sua ricerca, la volontà di manipolare e intervenire nell’ordine naturale per soddisfare la sua ambizione.