Lena sapeva di dover scoprire la verità. Doveva allontanarsi da questa conversazione il prima possibile. “Grazie per il suo interessamento, signore”, rispose, forzando un sorriso educato, “sto bene. C’è qualcos’altro che posso fare per lei?”
“Oh no, non c’è problema”, sorrise lui, poi mise mano al portafoglio. “Aspetti un attimo”, disse porgendole un biglietto da visita bianco, “questo è il mio biglietto da visita. Temo di averle rovinato il vestito”, indicandole la gonna macchiata di caffè, “La mia segretaria la rimborserà. Mi scuso ancora una volta”