A Jacob cadde lo stomaco. Le pulsazioni gli rimbombavano nelle orecchie. Se avessero abbattuto l’alce, non sarebbe rimasto nulla a proteggerlo. Cercò di pensare, di pianificare, ma il panico gli offuscò i pensieri. Era la fine. Era arrivato così lontano, ma stava per fallire. Non sarebbe mai riuscito a svelare la verità.
Poi, sopra il battito pesante del suo cuore, si levò un altro suono. L’abbaiare. I latrati profondi e acuti dei cani poliziotto. E poi… motori. I fari tagliarono gli alberi e i loro raggi attraversarono il luogo oscuro. I pneumatici sfrecciarono sullo sterrato. I ranger erano qui.