Il suo cane corse improvvisamente nella foresta e ciò che trovò gli fece gelare il sangue!

“Non possiamo restare qui”, mormorò Wade, infilando il diario nella giacca. Guardando l’alce, tentò un’ipotesi disperata: “Sai dove andare, vero?” Sebbene gli sembrasse assurdo – parlare a un animale selvatico – credette che l’alce avesse capito. L’alce fece oscillare la sua testa massiccia, puntando il naso verso ovest.

Si lasciarono alle spalle il campeggio e si aprirono un sentiero attraverso la boscaglia più fitta. Wade si aggrappò a un ramo robusto in caso di problemi, forzandosi ad andare avanti nonostante la stanchezza e la paura. L’alce avanzava, fermandosi di tanto in tanto ad annusare il terreno. A volte gemeva per il dolore, ma andava avanti.