Abbandonata dalla madre dopo la morte del padre, Eva viveva in un orfanotrofio in Uganda che sembrava sul punto di crollare sulle loro teste. Le condizioni dell’orfanotrofio erano terribili.
I bambini erano stipati nelle stanze come galline, i muri sembravano poter crollare da un momento all’altro e l’intonaco si scrostava ovunque. Le foto mostravano bambini con vestiti a brandelli, con occhi che sembravano troppo vecchi per i loro giovani volti. Sconvolti dalle attuali condizioni di Eva, Natalie e Adam sentirono l’urgente necessità di agire.